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Presentati i primi tre anni di attività di Fondazione

In Sala Giudici di Palazzo Loggia la presentazione dei primi tre anni di attività della Fondazione. Il Comune di Brescia è socio Partecipante di Fondazione. Marta Nocivelli ha consegnato al sindaco una targa a suggello della preziosa collaborazione.

Marta Nocivelli, presidente di Fondazione Spedali Civili, insieme al sindaco di Brescia, Emilio Del Bono, e a Donatella Albini, delegata del sindaco per la Sanità, ha presentato il primi tre anni di attività della Fondazione. La conferenza stampa si è svolta nella prestigiosa cornice di sala Giudici a Palazzo Loggia.

«Fondazione Spedali Civili nasce, poco più di tre anni fa, per volontà di quattro fondazioni private (Fondazione Beretta, Fondazione Adele e Cavalier Francesco Lonati, Fondazione Angelo Nocivelli e Fondazione della Comunità Bresciana), da molti anni attive a sostegno della ricerca medica, e degli Spedali Civili. In quel momento nessuno di noi avrebbe potuto immaginare il ruolo fondamentale che avrebbe giocato di lì a pochi mesi». Così Marta Nocivelli esordisce durante la presentazione delle attività del primo triennio di vita della Fondazione Spedali Civili, che si è svolta oggi in Sala Giudici di Palazzo Loggia. «Se il primo importante impegno è stato la raccolta fondi lanciata per dotare gli Spedali Civili di ApotecaChemo, il sistema automatizzato per la preparazione dei farmaci chemioterapici – ha proseguito Nocivelli -, è stato solo con l’emergenza causata dalla pandemia da covid che ci siamo resi conto di quanto la decisione presa sia stata efficace e di grande supporto agli Spedali Civili».

Nel periodo più critico Fondazione ha, infatti, finanziato la realizzazione di 20 posti di terapia intensiva, a cui sono seguiti numerosi altri interventi. L’impegno più importante è stato certamente la ristrutturazione di un padiglione degli Spedali Civili, noto come Scala 4.0, tuttora fondamentale per il trattamento dei pazienti Covid, dove anche oggi sono ricoverati più di 80 pazienti.

«Si è trattato di una realizzazione unica nel suo genere – ha sottolineato ancora Nocivelli – un ospedale nell’ospedale che garantisce non solo le migliori cure per i pazienti, ma che consente di mantenere ‘pulito’ il resto dell’ospedale permettendo in questo modo la prosecuzione della normale attività». Una ristrutturazione possibile anche grazie alla buona volontà e competenza, prestata a titolo gratuito, di alcuni professionisti bresciani e alla cooperativa ‘Per Brescia’, senza i quali non sarebbe stato possibile donare agli Spedali Civili la completa ristrutturazione di Scala 4.0.

Dal 2019 ad oggi la Fondazione Spedali Civili ha raccolto quasi 6 milioni di euro, di cui oltre 5 già utilizzati per 32 diversi progetti.

Consapevole dell’importanza della ricerca, fondamentale per garantire le migliori cure ai pazienti, Fondazione Spedali Civili nei suoi tre anni di vita ha, perciò, finanziato diversi studi, sia legati alla pandemia sia ad altre patologie. «Penso, ad esempio, allo studio CoronAid Iperimmuni, ancora in corso, il cui capofila è il dottor Stefano Casola dell’Isfom di Milano svolto in collaborazione con il professor Raffaele Badolato, direttore della Pediatria dell’Ospedale dei Bambini, e il dottor Camillo Almici – ha proseguito Nocivelli -. Ma anche al progetto ‘Identify’, guidato dalla ‘Head and Neck Unit’ degli Spedali Civili insieme all’Istituto di medicina molecolare Angelo Nocivelli e all’Università degli studi di Brescia per individuare precocemente le recidive dei tumori testa-collo».

Fondazione Spedali Civili ha potuto impegnarsi nelle molte attività intraprese in questi anni sia grazie alle quattro fondazioni private e agli Spedali Civili che l’hanno istituita, sia ai soci Partecipanti fra i quali fin da subito c’è stato il Comune di Brescia, con il sindaco di Brescia Emilio Del Bono per il tramite della sua delegata alle Politiche della sanità, Donatella Albini. «La decisione di Palazzo Loggia di condividere le finalità della Fondazione è stata molto apprezzata dal nostro Consiglio di Amministrazione – ha concluso la presidente di Fondazione Spedali Civili -. Il Comune è sempre stato presente nella vita della Fondazione, anche partecipando con continuità e utili suggerimenti all’assemblea annuale. Un impegno, di cui siamo grati, che ha contribuito a far sì che le iniziative intraprese andassero sempre più nella direzione di sostenere il nostro grande ospedale e i bresciani tutti».

La targa che la presidente Marta Nocivelli ha consegnato al sindaco di Brescia Emilio Del Bono

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Pubblicato il Bilancio Sociale 2021

Per il secondo anno Fondazione pubblica il Bilancio Sociale, relativo al 2021, con i progetti e il bilancio economico dell’anno.

La comunicazione e la puntuale rendicontazione delle attività della Fondazione Spedali Civili sono molto importanti per dare conto a quanti ci hanno sostenuto di come abbiamo utilizzato le risorse che ci sono state donate. La pubblicazione del bilancio sociale si prefigge proprio questo scopo oltre ad essere, speriamo, uno strumento per sensibilizzare i bresciani a trasformare in atti di generosità i sentimenti di vicinanza al loro grande ospedale.

In questi anni abbiamo ricevuto tanti attestati d’affetto, concretizzati in gesti che ci hanno sorpreso più delle aspettative. Davvero molte persone hanno compreso quanto la nostra Fondazione sia uno strumento che contribuisce al miglioramento delle cure offerte nei quattro presidi di Brescia, Montichiari, Gardone Val Trompia e Ospedale dei bambini. La dimostrazione tangibile che gli Spedali Civili possono diventare una componente importante della vita di ciascuno di noi, in particolare nei momenti in cui la salute viene meno, e professionalità e umanità di medici e operatori sanitari diventano un’ancora di salvezza.

Questo documento racconta tutto ciò che la Fondazione ha realizzato nell’anno appena trascorso e, oltre a essere una scelta di trasparenza, è anche un momento di riflessione sul nostro operato.

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Un libro per raccontare Scala 4.0

Perché non si perda traccia del percorso che ha portato alla realizzazione di Scala 4.0, la Fondazione ha deciso di mettere nero su bianco i passaggi più significativi.

Il periodo più buio e difficile della pandemia ha segnato profondamente ognuno di noi. Sono stati mesi dolorosi e complessi durante i quali, fin da subito, gli Spedali Civili si sono interrogati su come poter gestire l’enorme afflusso di pazienti covid, garantendo loro le migliori cure possibili e, nello stesso tempo, proseguire con la consueta accoglienza dei pazienti con altre patologie.
Molte sono state le riflessioni e le ipotesi prima di decidere di procedere con la ristrutturazione di Scala 4, che ora tutti conoscono come Scala 4.0. Un percorso unico e virtuoso che l’Asst Spedali Civili, la miglior società civile e la Fondazione hanno individuato e insieme realizzato per rispondere con efficacia alle necessità di cura generate dalla pandemia.
Per far sì che non vada perduto il percorso articolato e complesso che ha portato alla sua realizzazione, la Fondazione ha deciso di descriverne la storia e i passaggi salienti che hanno portato alla sua piena operatività oltre ad alcune testimonianze che confermano la bontà di quella scelta.
Una volta di più va sottolineato che niente di tutto questo sarebbe stato possibile senza la grande generosità di tutti coloro che hanno contribuito con le loro donazioni a rendere possibile la realizzazione di Scala 4.0.

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Fondazione per l’European Testing Week 17-20 maggio

Fondazione Spedali Civili ha acquistato i kit per l’esecuzione dei test rapidi per Hiv e Hcv eseguiti dal personale sanitario della Clinica di Malattie infettive degli Spedali Civili.

Sono state 213 le persone testate, 206 per il test Hiv e 91 per quello dell’epatite C, in occasione dell’European Testing Week che si è svolta anche a Brescia. La campagna, su iniziativa del Comune di Brescia, si è svolta in forma gratuita e anonima e i test sono stati effettuati dal personale sanitario della Clinica di Malattie infettive, direttamente su un’apposta unità mobile. Insieme ai rappresentanti delle organizzazioni patrocinanti, il personale sanitario ha anche fornito informazioni sulla prevenzione delle infezioni sessualmente trasmissibili e sulla possibilità di effettuare il test rapido per HIV ed epatite C in forma. Dal canto suo Fondazione Spedali Civili ha acquistato i kit necessari per lo svolgimento dello screening.

L’iniziativa è stata proposta in modalità itinerante. In particolare, il primo giorno è stato dedicato agli studenti universitari e degli istituti superiori, posizionando un gazebo e due unità mobili per l’effettuazione del test rapido vicino alla fermata metro Europa. Altri due punti sono, poi, stati allestiti quartieri San Polo e Fiumicello, mentre la sera del 20 maggio, insieme all’unità mobile anti-tratta, sono state toccate le zone dell’emarginazione offrendo counseling e test rapidi.

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Fondazione paga le rette degli asili nido ai dipendenti dell’Asst Spedali Civili

Fondazione Spedali Civili paga la retta degli asili nido a 43 dipendenti dell’Asst Spedali Civili.120.000 euro sono stati messi a disposizione di chi, con Isee inferiore ai 25.000 euro, ha figli fino ai 3 anni che frequentano nidi accreditati.

43 dipendenti dell’Asst Spedali Civili beneficiano di un contributo per il pagamento della retta dell’asilo nido dei propri figli, in totale 45 bambini, grazie a Fondazione Spedali Civili, che ha messo a disposizione 120.000 euro a sostegno di quelle famiglie che hanno richiesto un supporto economico. Con questo nuovo progetto di welfare la Fondazione ha voluto, ancora una volta, testimoniare la propria vicinanza agli operatori che tanto si prodigano per i nostri ospedali.
Si tratta di un ulteriore intervento dopo quelli che, nella fase più drammatica della pandemia, avevano previsto il rimborso delle trattenute per mensa e parcheggio per tutti i dipendenti e i pernottamenti per coloro che non avevano la possibilità di rientrare a casa per i lunghi turni di lavoro o per il timore di trasmettere il contagio da covid ai propri famigliari.
A beneficiare del contributo sono i dipendenti dei quattro presidi: Spedali Civili, Ospedale dei bambini, di Montichiari e di Gardone Val Trompia. «Abbiamo accolto con favore la richiesta della direzione generale di contribuire al pagamento delle rette dei figli più piccini – sottolinea Marta Nocivelli, presidente di Fondazione Spedali Civili -. Questo sostegno, previsto per l’anno scolastico 2021-2022 e che terminerà con la retta del mese di agosto, vuole essere un ulteriore segno di attenzione nei confronti del personale dei nostri ospedali».
«Ringraziamo Fondazione Spedali Civili per aver accolto la nostra proposta di collaborazione su un tema fondamentale per l’Azienda: il benessere socio-familiare dei dipendenti – evidenzia il direttore generale Massimo Lombardo dell’Asst Spedali Civili -.

Asst Spedali Civili sta avviando un ampio progetto di welfare aziendale per supportare e semplificare la vita dei suoi operatori, la più importante risorsa di questa organizzazione».
I destinatari del contributo, erogato per ciascun bambino, sono i dipendenti che hanno figli fino ai 3 anni che frequentino un asilo nido accreditato. L’importo è di 3.000 euro complessivi per Isee inferiore ai 15 mila euro e di 2.500 per Isee fra i 15 e i 25 mila euro ed è la Fondazione che si incarica di pagare direttamente le rette mensili di ciascun bambino. Gli asili coinvolti sono 30: 11 in città, uno nella bergamasca e gli altri nel resto della provincia.

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Il servizio nel TG di Teletutto sulla Tavola Rotonda

A poco meno di un anno dall’apertura di Scala 4.0, Fondazione Spedali Civili e Asst Spedali Civili, hanno organizzato una Tavola Rotonda sui risultati ottenuti in questi mesi. Oltre agli interventi dei partecipanti, che hanno dato conto della sua organizzazione e di come questa sia stata importante anche per la cura dei pazienti, il professor Luigi D. Notarangelo, Chief Laboratory of Clinical and Microbiology National Institute of Allergy and Infectious Diseases, National Institutes of Health – Bethesda, ha tenuto una lectio magistralis su «Covid-19: fattori di rischio genetici e immunologici e risposta al vaccino». Qui il link per accedere al video sul canale Youtube di Fondazione Spedali Civili.

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Scala 4.0: a un anno dall’apertura un primo bilancio

Un convegno, il 25 novembre, per fare il punto sull’esperienza del padiglione ristrutturato grazie a Fondazione Spedali Civili.

Alla fine di novembre del 2021 entravano in funzione i primi reparti di Scala 4.0, il Centro Covid-19 realizzato grazie alle donazioni ricevute da Fondazione Spedali Civili e allo spirito di servizio con cui un gruppo di professionisti si è impegnato gratuitamente per dare vita alla Cooperativa ‘Per Brescia’ che ne ha consentito la ristrutturazione. Per tracciare un primo bilancio l’Asst Spedali Civili e Fondazione Spedali Civili hanno organizzato un convegno che si terrà giovedì 25 novembre nell’aula magna del Liceo ‘Guido Carli’ (ore 17.30 via Stretta, 175, Brescia).

Dopo i saluti istituzionali di Marta Nocivelli, presidente di Fondazione Spedali Civili e Massimo Lombardo, direttore generale dell’Asst Spedali Civili, si terrà una Tavola rotonda a cui parteciperanno: il dottor Cristiano Perani, direttore F.F. UOC Pronto Soccorso, Bed Manager Aziendale ASST Spedali Civili; il dottor Mauro Novali, della Pneumologia Endoscopica e Pneumologia Covid; il professor Massimo Salvetti, responsabile Medicina di Urgenza e Covid Medicina 2; il professor Frank Rasulo, direttore della Scuola di Specialità in Anestesia e Rianimazione e Responsabile Terapia Intensiva Covid; Sonia Truffelli, coordinatrice infermieristica Scala 4.0 e il professor Alessandro Padovani, direttore UO Neurologia 2 e Responsabile UO Covid C.

Con una lectio magistralis dal titolo «Covid-19: fattori di rischio genetici e immunologici e risposta al vaccino» chiuderà il pomeriggio di lavori, in collegamento dagli Stati Uniti,  il professor Luigi D. Notarangelo, chief, Laboratory of Clinical Immunology and Microbiology – National Institute of Allergy and Infectious Diseases – National Institutes of Health (NIH).

L’evento sarà trasmesso in streaming sul canale ufficiale YouTube dell’Asst Spedali Civili. Per l’ingresso è necessario essere in possesso di Green Pass in corso di validità. Per permettere i necessari controlli si prega di presentarsi 30 minuti prima dell’inizio dell’evento.

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Come fare per rivolgersi all’Help Line

Chiunque può rivolgersi al servizio chiamando negli orari e ai numeri sotto indicati

Lo sportello di Help Line è attivo dal lunedì al venerdì, dalle 9 alle 17.

I recapiti telefonici sono:

per il territorio che fa riferimento agli Spedali Civili: 333.6170344, ;

1° Cps: 334.1538938;

3° Cps: 334.1538911;

2° e 4° Cps: 334.1538955.

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Help Line e Covid-19: i numeri dello sportello

Il bilancio dello sportello Help Line, finanziato da Fondazione Spedali Civili

Nei giorni scorsi si è celebrata la Giornata mondiale della salute mentale, occasione per fare un bilancio del servizio di telemedicina in psicologia, diretto alla popolazione e ai dipendenti dell’Asst Spedali Civili, e finanziato da Fondazione Spedali Civili. All’Help Line si sono rivolte, nei primi mesi del 2021, 549 persone per un totale di 3.560 prestazioni

«I numeri del primo anno di attività dello sportello Help Line attivato dall’Asst Spedali Civili con il finanziamento di Fondazione Spedali Civili confermano la lungimiranza della decisione presa lo scorso anno». Così Marta Nocivelli, presidente di Fondazione Spedali Civili, commenta il report dell’attività svolta nel 2020 e nel 2021 dal servizio di telemedicina in psicologia clinica e del benessere psicologico. Dal 1° di ottobre dello scorso anno, Fondazione ha messo a disposizione l’importo necessario per il reclutamento di tre psicologi-psicoterapeuti dedicati a questa attività, per 75 ore settimanali. Uno sportello che, da quando è stato possibile, si è arricchito, oltre che dei consulti telefonici e in videochiamata, anche di un servizio di ambulatori esterni.
Rivolto in prima battuta ai pazienti colpiti da Covid-19, ai loro famigliari e agli operatori sanitari, l’Help Line è diretto comunque a tutta la popolazione. Nei primi nove mesi di quest’anno sono stati 226 i dipendenti dell’Asst che si sono rivolti all’Help Line, per un totale di 1.289 prestazioni erogate (erano stati rispettivamente 290 e 925 nel 2020). Nello stesso periodo del 2021, 133 fra pazienti colpiti da Covid e famigliari hanno chiamato i numeri dello sportello, 1.203 il totale delle prestazioni (nel 2020 i numeri erano 152 e 545). Le consulenze psicologiche nei diversi reparti sono poi state, da gennaio a settembre 2021, 84 e 344 (28 e 128 i numeri relativi al 2020). Quest’anno con il migliorare della situazione dell’epidemia si sono poi potute incrementare decisamente le attività anche negli ambulatori esterni. Gli psicologi dedicati all’Help Line, grazie al sostegno di Fondazione Spedali Civili, hanno così incontrato 106 persone per un totale di 724 prestazioni erogate (erano state rispettivamente 8 e 18 nel 2020).
«La grave emergenza sanitaria causata dal Covid – sottolinea Maria Angela Abrami, responsabile dell’Unità di Psicologia clinica e del benessere psicologico dell’Asst Spedali Civili – ha determinato situazioni di forte stress psicologico, fino addirittura a slatentizzare veri e propri disturbi e patologie. Disturbi che possono persistere anche molto a lungo nel tempo nonostante la situazione sia oggettivamente meno drammatica. L’impatto globale dell’attuale pandemia da SARS-CoV2 sulla salute pubblica è senza precedenti: come denunciato dall’Organizzazione mondiale della sanità, la condizione mentale e il benessere di intere società sono gravemente colpite e rappresentano una priorità da affrontare».
«La salute mentale è importante tanto quanto quella fisica e il Covid ha provocato danni sia a livello fisico che psicologico – conclude Marta Nocivelli -. Anche per questa ragione il progetto Help Line sarà sostenuto per un altro anno da Fondazione Spedali Civili».

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Pubblicato il Bilancio Sociale dell’anno 2020

Pronto il Bilancio Sociale dell’anno 2020, oltre 40 pagine che danno conto delle tante attività di Fondazione Spedali Civili

Nell’apposita sezione (dal menu scegliere la voce Fondazione e proseguire la navigazione in Bilanci) è stato pubblicato il Bilancio Sociale dell’anno 2020. Dodici mesi nei quali abbiamo messo in campo numerose attività sia per affrontare l’emergenza Covid, che per supportare progetti socio-sanitari e di ricerca.
Nel volume, disponibile anche in formato cartaceo, oltre al bilancio, è dettagliatamente descritto quanto è stato realizzato a favore dell’Asst Spedali Civili grazie alle numerosissime donazioni che Fondazione ha ricevuto in un periodo di grande emergenza, mai fino ad ora vissuto.

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Arriva al MO.CA la mostra «La cura in uno sguardo»

Dopo essere stati esposti nella Galleria dei quadri degli Spedali Civili l’installazione è stata inaugurata al Centro per le nuove culture di via Moretto a Brescia

Esprimersi con gli occhi, quando ogni altra parte del corpo è coperta da tute, mascherine, visiere che non consentono di comunicare se non attraverso uno sguardo. Proprio negli sguardi dei tanti infermieri, medici, operatori che si sono prodigati senza sosta nei mesi più duri dell’epidemia di Covid-19, è racchiusa l’essenza del ‘prendersi cura’. Una sola inquadratura moltiplicata per i volti di tanti operatori sanitari … 16 scatti, dove a parlare sono le espressioni degli occhi, più eloquenti di molte parole.
«Sono stati mesi molto difficili, che hanno segnato e cambiato le persone. Ci siamo accorti di quanto fosse importante la nostra presenza per i malati, isolati e che non potevano parlare con nessuno, spesso sedati, intubati o con ventilatori meccanici – ricorda Giuseppe Milesi, cardiologo dell’Asst Spedali Civili e per passione fotografo – da questo è nata la richiesta ai miei colleghi di guardare nell’obiettivo pensando ai pazienti di cui si prendevano cura».

La mostra, che è stata inaugurata venerdì 25 al MO.CA – Centro per le nuove culture (via Moretto 78 Brescia) alla presenza di Marta Nocivelli, presidente Fondazione Spedali Civili, Giuseppe Milesi, cardiologo Asst Spedali Civili, Anna Gussoni, referente MO.CA per Brescia Infrastrutture, è stata allestita grazie al contributo di Fondazione Spedali Civili. «La Fondazione ha lo scopo di raccogliere fondi per realizzare progetti che garantiscano un’assistenza sanitaria di eccellenza e migliorino il livello delle cure dedicate ai pazienti, facendo da tramite tra la generosità dei cittadini e l’Asst Spedali Civili – ricorda la presidente della Fondazione, Marta Nocivelli -. Attraverso la presentazione di questi scatti la Fondazione ha voluto testimoniare un messaggio di vicinanza a tutti gli operatori che si impegnano quotidianamente per la salute della collettività. Perciò abbiamo scelto di sostenere questo progetto artistico: lo sguardo dei professionisti, attraverso quello di un collega».

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Fondazione e BCC del Garda insieme: su Teletutto il servizio

Anche Teletutto parla nel telegiornale dei progetti realizzati per l’ospedale di Montichiari

Alla conferenza stampa che si è svolta nell’Aula Magna del presidio ospedaliero di Montichiari era presente anche Loredana Taffelli, giornalista di Teletutto. Sul canale YouTube di Fondazione Spedali Civili potete vedere il servizio realizzato, cliccate qui.

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