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Si studiano le aritmie collegate al Covid

Si studiano le aritmie collegate al Covid

E’ in corso lo studio per determinare le aritmie in pazienti che hanno avuto il Covid

«1000 ritmi del cuore» è uno studio il cui primo obiettivo è la determinazione della prevalenza di aritmie sintomatiche e asintomatiche nei pazienti dimessi dalla cardiologia colpiti da Covid-9. Ulteriori Obiettivi sono poi la stima dei pazienti con fibrillazione atriale non riconosciuta e la caratterizzazione completa di tutte le aritmie cardiache che potrebbero essere rilevate durante il monitoraggio. Coordinatore dell’indagine è il professor Antonio Curnis, responsabile del laboratorio di Elettrofisiologia degli Spedali Civili. Per questo progetto Fondazione Spedali Civili ha acquistato un consistente numero di dispositivi Holter che, a differenza di quelli consueti, sono in grado di misurare, nelle 24 ore, anche pressione sanguigna e apnee notturne. Il RootiCare, questo il nome dell’apparecchiatura, presenta, inoltre, altri vantaggi: ridotte dimensioni (2×6 centimetri) e nessuna necessità di elettrodi collegati a cavi, si posiziona semplicemente sul torace con due piccoli adesivi. Oltre ai risultati dell’Holter si dà la possibilità ad un certo gruppo di persone di essere richiamate in ospedale per essere sottoposte ad un monitoraggio che diventa una sorta di follow up della malattia Sars-Cov-2.