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Il follow-up Estended include anche i pazienti Covid

Il follow-up Estended include anche i pazienti Covid

Il progetto seguirà nel tempo i pazienti che siano stati ricoverati in terapia intensiva per almeo 72 ore

Agli Spedali Civili è attivo nell’Unità operativa di Anestesia e Rianimazione 2 il Centro Follow-up che segue i pazienti dimessi dalle terapie intensive. Nel 2021 la Fondazione ha accolto la richiesta di sostenere finanziariamente il Centro Follow-up per estendere i controlli successivi alle dimissioni anche ai pazienti colpiti da Covid-19. Il progetto che ne è nato ha preso il nome “Follow-up Extended”.

Questo studio di coorte osservazionale, approvato dal Comitato Etico, mirava a indagare l’incidenza delle conseguenze a lungo termine negli adulti precedentemente ricoverati per Covid-19 agli Spedali Civili e a valutare i fattori di rischio per Long Covid a Brescia. Si tratta di un lavoro che, grazie a un campione di grandi dimensioni, ha una delle durate di follow-up più lunghe ad oggi esistenti. Tra marzo 2020 e aprile 2022 sono stati, infatti, raccolti i dati di follow-up su 2.974 pazienti con infezione confermata da Covid-19.

Per la sua realizzazione è stato utilizzato il protocollo standardizzato di raccolta dei dati di follow-up dell’ISARIC (International Severe Acute Respiratory and Emerging Infection Consortium) e si è operato con REDCap (Research Electronic Data Capture), un’applicazione web che garantisce elevati standard di sicurezza per la raccolta e la gestione online di sondaggi e database, e Microsoft Excel per la raccolta, l’archiviazione e la gestione dei dati.

Le caratteristiche di base, inclusi i dati demografici, i sintomi al momento del ricovero e i dati della fase acuta, come le comorbidità e la gravità della malattia, sono state estratte dalle cartelle cliniche e da un database degli Spedali Civili, utilizzato per raccogliere tutte le informazioni sui pazienti.

Tutte le comorbidità sono state segnalate dai pazienti e/o dai familiari al momento del ricovero in ospedale e successivamente ricontrollate durante il colloquio telefonico di follow-up. Le informazioni sulla condizione al momento dell’intervista e sui sintomi persistenti sono stati raccolti telefonicamente utilizzando il modulo ISARIC Long-term Follow-up Study case report form (CRF) sviluppato dal gruppo di lavoro ISARIC Global COVID-19 Follow-up, tradotto in italiano per semplificare il colloquio con i pazienti.

Nelle interviste è stato chiesto ai pazienti di confermare la propria identità e informazioni su ricovero e vaccinazioni, indagando successivamente le difficoltà di funzionamento prima del Covid-19 e al momento dell’intervista, con domande specifiche sulla salute e sulle attività quotidiane.

Nei pazienti finora inclusi nello studio, si è evidenziato come i sintomi del Long Covid siano persistiti dalla dimissione dall’ospedale fino al momento dei colloqui telefonici. Stanchezza cronica e problemi respiratori sono quelli più frequentemente riportati, ma sono comuni anche problemi di vista e difficoltà di memorizzazione. Si è, poi, evidenziata un’associazione tra malattia polmonare cronica e Covid-19 acuto grave, riscontro che conferma studi precedenti. Si è altresì rilevato che il sesso femminile è significativamente associato a un aumentato rischio di sintomi persistenti indipendentemente dalla loro categoria e che la malattia polmonare è un fattore di rischio per lo sviluppo di affaticamento cronico.

Questa imponente raccolta di dati ha reso possibile numerose pubblicazioni scientifiche. Tuttavia i modelli di sviluppo dei sintomi dopo Covid-19 dovrebbero essere ulteriormente approfonditi in ricerche future, che dovrebbero concentrarsi su pazienti con coinvolgimento multisistemico e follow-up più lungo.

Il finanziamento della Fondazione Spedali Civili Brescia è stato utilizzato per una borsa di studio a tempo pieno per Data Manager assegnata alla dottoressa Monica Lazzaroni, che ha lavorato in team con i professori Simone Piva e Nicola Latronico.