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Help Line e Covid-19: tre psicologi grazie a Fondazione

Fondazione Spedali Civili sostiene il progetto Help Line. Il servizio di telemedicina in psichiatria, diretto a tutta la popolazione dell’Asst Spedali Civili. Centomila euro il fondo stanziato per i prossimi due anni.

661 prestazioni erogate a 231 persone, di cui oltre la metà (142) operatori sanitari degli ospedali di Brescia, Gardone Val Trompia e Montichiari. Sono questi alcuni dei numeri, da inizio marzo a fine agosto, dell’Help Line, un servizio di telemedicina in psichiatria attivato grazie al sostegno di Fondazione Spedali Civili di Brescia. Colloqui vis à vis, 289 quelli che hanno coinvolto medici, infermieri e altri sanitari impegnati in prima persona nell’emergenza Covid, ma anche telefonici o in videochiamata, 262 in questo caso quelli che hanno interessato pazienti o loro famigliari, e anche gruppi terapeutici, 19 quelli che si sono svolti all’interno degli Spedali Civili, 2 quelli all’ospedale di Gardone Val Trompia.
«La grave emergenza sanitaria causata dal Covid – spiega Maria Angela Abrami, responsabile dell’Unità di Psicologia clinica e del benessere psicologico dell’Asst Spedali Civili – ha determinato situazioni di forte stress psicologico, fino addirittura a slatentizzare veri e propri disturbi e patologie. Per questo fin da subito, su input del direttore sociosanitario Annamaria Indelicato e d’intesa con Antonio Vita, direttore del Dipartimento di Salute mentale e delle dipendenze, abbiamo fatto partire un supporto psicologico sia in remoto che in presenza».
Un supporto indirizzato in prima battuta ai pazienti colpiti dal Covid-19, ai loro famigliari e agli operatori sanitari, ma che è diretto a tutta la popolazione. La ricerca scientifica in occasione di altre epidemie (Ebola, Sars, Mers, H1N1) ha, infatti, evidenziato quanto gli effetti di un’emergenza sanitaria possano essere particolarmente duraturi nel tempo. «I sintomi – prosegue Abrami – possono andare da un disturbo acuto da stress fino a un disturbo post traumatico da stress, oltre a depressione, alterazione dell’umore, alta emotività espressa (rabbia, paura…) abuso di sostanze». Disturbi che non sempre vengono meno una volta passato il periodo di emergenza ed è per questo che l’Help Line proseguirà per almeno due anni.
«Il nostro impegno – spiega Marta Nocivelli, presidente di Fondazione Spedali Civili – si concretizza nel sostegno economico, 100mila euro la cifra stanziata, per il reclutamento di tre psicologi-psicoterapeuti, per 25 ore settimanali per 24 mesi a partire dal 1° di ottobre. Due di loro saranno operativi in altrettanti Centri psico-sociali del territorio, mentre il terzo lavorerà all’interno degli Spedali Civili. Gli psicologi ingaggiati saranno espressamente dedicati al servizio di Help Line, sostituendo così gli operatori che attualmente sono impegnati su questo fronte oltre al loro lavoro ‘normale’».
Dopo un primo contatto telefonico e la consulenza per effettuare il triage psicologico, spiega ancora Abrami: «Si possono strutturare colloqui psicologici e/o trattamenti farmacologici indirizzando la persona al medico di medicina generale o allo specialista psichiatra del Cps. Nel caso in cui vi siano gravi reazioni peritraumatiche, invece, il paziente viene immediatamente inviato alla valutazione specialistica». Nelle situazioni meno problematiche, ma ugualmente bisognose di aiuto, la consulenza psicologica può proseguire con altri due colloqui telefonici o vis à vis, nei quali «lo psicologo ascolta, dà indicazioni, rassicura – dice ancora la responsabile dell’Unità di Psicologia clinica e del benessere psicologico – così che chi in quel momento sta vivendo uno stato d’ansia elevato sa di poter avere un sostegno e un supporto professionale».

I numeri dell’Help Line
Lo sportello di Help Line è attivo dal lunedì al venerdì, dalle 9 alle 17. I recapiti telefonici sono: 333.6170344, per il territorio che fa riferimento agli Spedali Civili; 1° Cps: 334.1538938; 3°CPps: 334.1538911; 2° e 4° Cps:334.1538955.